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La Cremonese saluta la Serie A battendo la Salernitana

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CREMONA (ITALPRESS) – Si chiude con una vittoria la stagione della Cremonese, i grigiorossi salutano la Serie A con il 2-0 alla Salernitana: decisivi i gol di Buonaiuto, su calcio di rigore, e di Tsadjout. Sconfitta indolore per i campani, già certi della salvezza. La squadra lombarda, invece, torna immediatamente in Serie B: 5 le vittorie stagionali con 27 punti conquistati. Non sono mancate però le note positive, i ragazzi di Ballardini hanno comunque raggiunto la semifinale di Coppa Italia persa poi con la Fiorentina.
Nonostante la retrocessione dei padroni di casa e la salvezza ottenuta in anticipo dagli uomini di Paulo Sousa, entrambe le squadre sono scese in campo per onorare l’ultimo impegno di campionato. Il clima non è stato dei migliori, i tifosi grigiorossi hanno esposto uno striscione rivolto alla società: “Stagione 2023-24: progetto serio e trasparente per Cremona e la sua gente”. Il primo squillo è arrivato da Meite, il centrocampista ha calciato in porta ma la conclusione è stata deviata sul fondo. Al 24′ l’episodio che ha dato la svolta al match: Buonaiuto ha anticipato in area Bohinen, il signor Perenzoni ha prima lasciato correre assegnando successivamente il rigore – trasformato dallo stesso Buonaiuto al 26′ – dopo essere stato richiamato al VAR.
I campani hanno risposto presente prima con Candreva poi con Coulibaly, ma entrambe le conclusioni sono terminate sul fondo. Al 4′ della ripresa il gioco è stato interrotto per circa cinque minuti per un lancio di fumogeni in campo da parte del settore di casa, dopo l’annuncio dello speaker il gioco è ripreso senza ulteriori problemi. Al 22′ gli ospiti hanno sfiorato il pareggio, ma Piatek non è riuscito a coordinarsi nell’area avversaria. La Cremonese ha comunque cercato il gol del 2-0, ma la punizione di Valeri è terminata sul fondo. Il raddoppio è arrivato a due minuti dal termine con Tsadjout, subentrato nel secondo tempo a Ciofani: il classe ’99, dopo uno scambio con Meite, ha beffato Ochoa con una conclusione imparabile sul secondo palo. In pieno recupero il direttore di gara ha fischiato un rigore per la Salernitana per un fallo di Aiwu su Sambia, ma dopo un’ulteriore revisione al VAR il penalty è stato revocato. Finisce 2-0 e si chiude così il campionato di Cremonese e Salernitana.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Crosetto “Dialogo per abbassare tensioni tra Kosovo e Serbia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Bisogna mettere in campo ogni azione di dialogo per abbassare le tensioni tra Kosovo e Serbia. E’ necessario uno sforzo corale da parte di tutti i Paesi dell’area. Stiamo parlando di un quadrante strategico per la stabilità dell’Europa”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto, che questa mattina ha sentito il generale di Divisione Angelo Michele Ristuccia, comandante della Missione KFOR, per un aggiornamento della situazione sul terreno e per sincerarsi delle condizioni dei militari italiani ai quali ha ribadito la sua personale vicinanza. Due dei militari coinvolti negli scontri, dopo aver ricevuto le prime cure, rientreranno in Italia nei prossimi giorni. Le loro condizioni sono in miglioramento.
Ieri pomeriggio il ministro Crosetto ha avuto un lungo colloquio telefonico con il suo corrispettivo kosovaro Armend Mehaj durante il quale ha affermato l’importanza di “impegnarsi per ristabilire la calma e riprendere la via del dialogo e della diplomazia”.
Il ministro della Difesa kosovaro ha ringraziato KFOR e i soldati italiani per il coraggio e la professionalità dimostrati nel contenere i facinorosi autori delle violenze a Zvecan.
Le unità dell’Esercito Italiano, appartenenti al 9° Reggimento Alpini, erano intervenute in concorso alle altre forze della KFOR (Kosovo Force) e della Polizia Kosovara, per ristabilire l’ordine e proteggere le infrastrutture pubbliche in località Zvecan (Nord Kosovo).

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– foto Agenziafotogramma.it –

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(ITALPRESS).

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Inter-Atalanta 3-2, nerazzurri matematicamente in Champions

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MILANO (ITALPRESS) – L’Inter vince 3-2 contro l’Atalanta e trova la qualificazione aritmetica alla prossima Champions League. A decidere la sfida le reti di Lukaku, Barella e Lautaro Martinez, per gli ospiti in gol Pasalic e Muriel. Nulla da fare per gli orobici, che abbandonano definitivamente il sogno di una rimonta al quarto posto: ora la squadra di Gasperini cercherà di blindare l’Europa League nel match interno contro il Monza. I nerazzurri termineranno il loro campionato contro il Torino, poi l’10 giugno ci sarà la finale di Champions League contro il Manchester City.
I piani tattici sono saltati nel giro di quaranta secondi, quando Lukaku ha attirato a sè Djimsiti creando un varco incredibile a centrocampo: palla di ritorno di Lautaro nello spazio e belga solo davanti a Sportiello per la rete dell’1-0. E al 3′ è arrivata la rete del doppio vantaggio interista, con Barella abile a ribadire a rete un pallone impazzito dopo una mischia in area atalantina. L’uno-due ha mandato in confusione gli uomini di Gasperini che hanno rischiato il tracollo: il gol di Calhanoglu è stato annullato per una posizione di fuorigioco, il turco ha sfiorato poi il palo su calcio di punizione. Gli ospiti si sono affidati alle giocate di Koopmeiners: il 2-1 ad accorciare le distanze è arrivato su calcio d’angolo, al 36′ si è accesa una mischia in area interista risolta da Pasalic. Le promesse della prima frazione sono state mantenute anche nel secondo tempo: l’Inter ha alzato i giri del motore prima con Lautaro – due deviazioni nell’area piccola terminate fuori -, poi con la fucilata di Calhanoglu sporcata in corner da Sportiello. I padroni di casa col passare dei minuti si sono abbassati diminuendo il ritmo: l’Atalanta ha provato a sfruttare le scorie di Coppa Italia degli avversari, non riuscendo però a trovare il varco giusto. Il punto esclamativo è stato posto al 32′ quando Lukaku ha fatto lo stesso identico movimento mostrato nell’occasione della prima rete: imbucata perfetta per Brozovic che solo davanti al numero 57 avversario ha servito Lautaro Martinez per la rete del 3-1. Nel finale l’Atalanta ha trovato la seconda rete, ma la conclusione vincente di Muriel, arrivata dopo una punizione ribattuta, è arrivata troppo tardi.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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Nuovo album per Mengoni, “L’uomo è come un prisma”

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MILANO (ITALPRESS) – “Esiste solo una differenza: l’uomo ha una coscienza, il prisma no”. È la constatazione di Marco Mengoni alla presentazione di “Materia (Prisma)”, il terzo e ultimo album della trilogia discografica multiplatino “Materia”, da venerdì per Epic Records Italy Sony Music Italy. Il prisma è come l’uomo, e questo album permette di avere uno sguardo sulla realtà attraverso diversi punti di vista e prospettive, svelando e abbracciando in questo modo un mondo di sfumature nascoste ed uniche. “Il prisma ha la capacità di scomporre la luce e mostrare i colori che la compongono – ha confidato – Dicono sia fisica, per me è pura magia. L’uomo è un prisma: ha la capacità di assorbire esperienze, filtrarle e scomporle per analizzarne ogni possibilità e ogni significato”. Il disco conclude così il viaggio musicale di “Materia” (certificato triplo platino), un percorso in tre album che presenta tre anime differenti, ma complementari. “Da questo progetto ho imparato che è un lavoro su se stessi incredibile e sugli altri. É una continua analisi costantemente proiettata su emotività e sensazioni, per capire quali erano le esigenze degli altri”, ha aggiunto.

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“Dovevo seguire quello che avevo sognato e desiderato che non poteva essere concentrato in un disco soltanto. In questo disco ho dato attenzione alle ritmiche, batteria, percussioni – ha ammesso – Ho cercato di dare prospettive e colori diversi alla mia voce. Sono molto contento del risultato e lo rifarei sicuramente di nuovo, come non accadeva da 13 anni”.
“Pazza musica” con Elodie è il nuovo singolo che esce venerdì, che ci accompagnerà nelle lunghe sere d’estate; è la prima volta insieme di Marco Mengoni ed Elodie, un inno alla libertà, un invito ad assaporare il piacere di lasciarsi andare e non pensare più a niente. L’immaginario di libertà e leggerezza è presente anche nel videoclip, che richiama uno stile street, con dei riferimenti all’attitudine tipica del block party.
“Con Elodie ho in comune l’ansia e speriamo che la musica ci porti bene”, ha apostrofato l’artista. L’album prosegue con “Incenso”: una ballad classica sporcata con elementi come synth, vocoder, per darle un carattere più spinto. La quinta traccia è “Un’altra storia, una canzone” e prosegue con “In tempo”, un brano dalle sonorità elettroniche minimali unite agli archi di Rob Moose.

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“Ho pensato, vissuto e scritto questo album analizzando stati d’animo e comportamenti, da quelli più carnali o poco razionali, ma anche quelli abituali e conosciuti – ha osservato – Ho cercato di mostrare una visione filtrata di quel che la natura umana mi ha mostrato”. Il disco prosegue con “Fiori d’orgoglio” (feat. Ernia), dal ritmo travolgente che racconta le difficoltà che si presentano quando si sente il bisogno di tornare sui propri passi dopo gli errori commessi in un rapporto. “The damned of the earth” ha un testo dalla profonda intensità emotiva che si unisce all’energia e alla forza dell’universo melodico e ritmico, ricco di contaminazioni africane e cori che accompagnano la voce di Mengoni per tutta la durata del pezzo, con una visione chiara della condizione inumana in cui versano gli esseri umani che ancora sono sottoposti a forme nuove di schiavitù. A rafforzare il brano anche l’inserimento di una registrazione originale di un discorso di Nelson Mandela, pronunciato nel 1990 in occasione del suo rilascio dalla prigione sudafricana.

“Il caporalato non è solo un problema italiano: l’Europa è sicuramente più avanti di noi – ha riflettuto – Ci sono tantissimi temi all’interno di questo pezzo e io stesso ne sono rimasto sorpreso per quanto trattato: dobbiamo continuare ad essere uomini liberi ed è giusto capire sempre e non distaccarmi dalla realtà nella società che vivo io, e che sento dagli altri”.
Dell’album fa parte anche “Due vite” con cui Mengoni ha vinto l’ultimo festival di Sanremo e si è classificato quarto all’Eurovision Song Contest, che ha già raggiunto il doppio disco di platino. Con 13 anni di carriera, Marco Mengoni è pronto a ripartire quest’estate live con “Marco negli stadi”, il suo primo tour nei principali stadi italiani. “Questo tour è una continuazione del precedente ma ci saranno dei cambiamenti dovuti a questo album – ha confessato – Stiamo lavorando ad alcune novità”.

foto: ufficio stampa Marco Mengoni

(ITALPRESS).

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Spezia-Monza 0-2, in gol Ciurria e Carlos Augusto

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LA SPEZIA (ITALPRESS) – Vince ancora il Monza, che batte per 2-0 lo Spezia al “Picco” e conquista la terza vittoria consecutiva grazie al gol nel primo tempo dell’ex Patrick Ciurria e a quello nel finale di Carlos Augusto. Ennesima risultato negativo per i liguri che restano così pienamente coinvolti nella lotta per non retrocedere, con un solo punto di vantaggio sul Verona terz’ultimo.
Inizio di gara molto equilibrato, con entrambe le squadre che però provano ad affondare il colpo. Il primo tentativo degno di nota lo firma lo Spezia al 19′, con la sponda in area di Shomurodov per il colpo a botta sicura di Kovalenko sul quale si oppone però Di Gregorio. Clamorosa la rete sbagliata da due passi dall’ucraino, pagata a caro prezzo dalla formazione ligure, con Ciurria che pochi minuti più tardi scarica un gran sinistro dai venti metri che tocca il palo e si insacca alle spalle di Dragowski: 1-0 Monza e contraccolpo psicologico per la squadra di Semplici, che abbassa il suo baricentro e trova qualche difficoltà nel creare occasioni pericolose. Ci provano però i liguri al minuto 36 con l’incornata su corner di Amian, liberissimo di colpire il pallone che termina però alto. Nel finale della prima frazione di gioco Dragowski è bravo a parare prima sulla sforbiciata di Dany Mota, poi sul tracciante mancino di Carlos Augusto.
Secondo tempo che si apre con lo Spezia che cerca di prendere di sorpresa la formazione di Palladino, attaccando a più riprese ma senza riuscire a trovare spazi offensivi importanti. Al 65′ ancora in avanti il Monza, con Caprari che avanza centralmente e scarica una conclusione che termina di poco sopra la traversa di Dragowski. Timidi i tentativi da parte dell’undici di Semplici di far male al Monza, con un paio di tiri centrali di Amian prima e Reca poi, disinnescati entrambi con facilità da Di Gregorio. Nel finale ci prova ancora lo Spezia, con il calcio di punizione pericoloso di Esposito, ma il pallone non si abbassa a sufficienza. Le speranze della compagine di casa si spengono definitivamente sul sinistro al volo da buona posizione di Agudelo, che non centra lo specchio della porta. E così, nel recupero, la chiude il Monza, con la discesa di Carlos Augusto servito perfettamente da Machin e lucidissimo a scavalcare Dragowski, mandando di fatto in archivio la sfida del ‘Piccò.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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